Cataratta, il Dottor Fabrizio Formenti spiega quali sono i sintomi e quando è necessario operarsi
Cataratta: cos’è, come si manifesta e in che modo intervenire secondo il Dottor Formenti

Tutto ciò che c’è da sapere sulla cataratta: le indicazioni del Professor Formenti
La cataratta è una patologia molto diffusa che comporta l’opacizzazione del cristallino, la lente naturale dell’occhio situata dietro l’iride; tale opacità impedisce alla luce di raggiungere correttamente la retina, provocando un progressivo calo della vista. Il disturbo si presenta generalmente dopo i 65 anni, anche se può comparire in età pre-senile o essere legato a traumi, diabete o all’uso prolungato di cortisonici. Sebbene inizialmente i sintomi possano passare inosservati, con il tempo la cataratta diventa sempre più evidente anche a occhio nudo. Il professor Fabrizio Formenti, Primario dell’Oculistica agli Istituti “Clinici Zucchi” di Monza, ha spiegato a GruppoSanDonato.it come si manifesta e come riconoscerla in tempo.
I sintomi della cataratta
Secondo il professor Formenti la cataratta si sviluppa in modo graduale e può interessare uno o entrambi gli occhi. I primi segnali possono includere una visione offuscata o la comparsa di aloni luminosi attorno alle fonti di luce. Alcuni pazienti avvertono fastidio in ambienti molto luminosi o notano variazioni del proprio difetto visivo abituale. Un esempio particolare è la cataratta nucleare, che può “migliorare” temporaneamente la capacità di lettura senza occhiali, poiché induce una miopia che controbilancia la presbiopia. Tuttavia questi miglioramenti apparenti nascondono un peggioramento strutturale del cristallino. La pupilla può anche cambiare colore, assumendo una tonalità grigiastra man mano che la cataratta avanza.
Come riconoscerla tempestivamente
Formenti consiglia di sottoporsi a una visita oculistica completa non appena si avvertono sintomi visivi anomali, anche se lievi. L’identificazione precoce è fondamentale, secondo Formenti, soprattutto perché “una volta ci si operava quando il paziente non ci vedeva più, adesso anche in età avanzata le necessità sono diverse, si guida ancora, si usano molto di più dispositivi elettronici come tablet e pc, e l’intervento sarà quindi indicato quando l’offuscamento del cristallino va a disturbare le normali attività svolte dal paziente nella vita quotidiana“. È importante sapere che la cataratta colpisce più frequentemente le donne, secondo i dati raccolti internamente. La diagnosi precoce consente di pianificare l’intervento nel momento più opportuno per il paziente, evitando disagi più gravi.
Trattamenti disponibili e tecniche chirurgiche
La cataratta può essere risolta in modo efficace tramite un intervento ambulatoriale mini-invasivo. Le due tecniche principali sono la facoemulsificazione, che utilizza ultrasuoni per frantumare il cristallino opaco, e l’intervento laser assistito con laser a femtosecondi, più preciso e delicato. In entrambi i casi il cristallino viene sostituito con una lente intraoculare. L’anestesia è topica, i tempi di recupero sono brevi e non è prevista la degenza. La prevenzione, tuttavia, resta importante: Formenti raccomanda controlli annuali dopo i 45 anni, una dieta ricca di antiossidanti, l’uso di occhiali da sole e un uso attento dei farmaci cortisonici.