Da più di un anno l’attrice sta combattendo contro un cancro al pancreas: ha sempre raccontato le sue condizioni di salute
Eleonora Giorgi si trova ricoverata in una clinica romana, dove i medici la stanno sottoponendo alla terapia del dolore.
L’attrice 71enne, in una lunga intervista, ha voluto raccontare, come ha fatto dall’inizio della malattia, cosa sta passando in questo momento.
Continua a curarsi, ma lo fa solo per i suoi figli, sapendo che ogni giorno è per lei in un regalo.
Quali sono le condizioni di Eleonora Giorgi, che da più di un anno lotta contro un cancro al pancreas?
Eleonora Giorgi, tumore al pancreas
eleonora giorgi ricoverata in una clinica
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A novembre del 2023 Eleonora Giorgi ha annunciato, a Pomeriggio Cinque, di avere un tumore al pancreas. Era fiduciosa, raccontava che avrebbe affrontato tutto il percorso previsto dai medici, dalla chemioterapia all’intervento, per poter tornare in forma come prima. Purtroppo, però, le sue condizioni di salute si sono aggravate, anche a causa delle metastasi intorno al pancreas che si sono allargate. Lei non ha mai smesso di combattere e di sperare, soprattutto per la famiglia.
Intervista dal Corriere della Sera, l’attrice 71enne ha raccontato di essere ricoverata in una clinica romana e di sentirsi “debole, ma la mia origine austroungarica mi fa essere soldato di me stessa: dopo l’ultima crisi di tre settimane fa il mio oncologo ha deciso di ricoverarmi. Mi sono ritrovata da sola in casa, di notte, a urlare, in preda ai dolori. Qui ho recuperato le forze”.
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Nella clinica romana è seguita da “due oncologi bravissimi, Paolo e Luca Marchetti, padre e figlio. Lottano con me. Ma sono grata anche alla sanità pubblica: mi sono ritrovata in fila a fare la chemio con Angela, la meravigliosa sartina dei set di Marcello Mastroianni”
eleonora giorgi e l’affetto della famiglia
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Eleonora Giorgi riesce ad affrontare tutto grazie “all’affetto della famiglia e del pubblico. I miei figli, durante le flebo, mi hanno stretto la mano per 14 ore di fila”. Proprio l’amore dei figli l’aiuta a stare bene: “Gli infermieri mi dicono non è scontato. Mi raccontano di quarantenni spaventati davanti ai genitori gravemente malati. Non lasciate solo chi soffre, soprattutto di domenica, il giorno più triste. A San Valentino mia nuora Clizia è venuta con il mio adorato nipotino Gabriele, di tre anni. Gli hanno detto che la nonna è in albergo: abbiamo liberato in aria dei palloni rossi”.
Il momento più difficile è la notte, perché non riesce a dormire: “Nel silenzio mi sento su un’altalena, sospesa. Non sono spaventata: ho avuto molta più paura di vivere. La vita a volte è crudele. Trovarsi nella consapevolezza della morte ti fa analizzare le cose in modo diverso. Mentre dormo, adesso sogno. Prima non succedeva. E quando mi sveglio ripenso ai miei figli da piccoli, frutto dell’amore con due uomini che hanno scelto di diventare padri con me”.