Fedez fiume: “Con Ferragni finita a Sanremo, vi racconto il mio inferno”

Fedez fiume: “Con Ferragni finita a Sanremo, vi racconto il mio inferno”

Fedez in vena di spoiler. Il rapper, attraverso alcune storie Instagram, ha divulgato in anteprima alcuni passaggi chiave del suo primo libro che è in attesa di pubblicazione. Il cantante ha posto attenzione sul momento in cui ha capito che il suo matrimonio con Chiara Ferragni era arrivato a un punto di non ritorno. La crisi con l’influencer cremonese si è acuita in modo inesorabile prima del famigerato ‘Pandoro – gate’. Quando? Al Festival di Sanremo 2023, quando Fedez rubò la scena all’allora moglie chiamata da Amadeus nel ruolo di co-conduttrice. Spazio anche al momento buio vissuto dopo aver interrotto l’assunzione degli psicofarmaci e al tentato suicidio.

Fedez e il punto di non ritorno con Chiara Ferragni

Il primo spoiler diffuso da Fedez riguarda la sua ultima partecipazione a Sanremo, vale a dire quella di pochi mesi fa. Sull’Ariston ha portato il brano ‘Battito‘. Il suo matrimonio era già naufragato. Così il rapper sulle sensazioni provate al Festival:

“Uno scontro tra due parti di sé stessi, che non prevede che entrambe sopravvivano. Il corpo resterà in vita dopo l’amputazione? Ero su quel palco, incapace di gestire il caos, ma anche in mille altri posti. In tutte le case dell’ultimo anno, su tutti i letti d’ospedale, sui divani dei litigi, nei locali dove mi sono rifugiato e ho fatto casini. Davanti alle facce che ho lasciato si coprissero di lacrime, le facce di chi, sfinito, sfinita, mi ha detto basta”.

Fedez ha spiegato anche perché durante le performance a Sanremo 2025 ha tenuto gli occhi chiusi. Lo ha fatto “per non essere travolto, per arrivare alla fine della sola canzone” che avrebbe potuto cantare in quel momento, cioè ‘Battito’. A questo punto ha rivelato che il legame con Chiara Ferragni ha cominciato inesorabilmente a procedere verso un vicolo cieco proprio a Sanremo, due anni prima:

Tornare su quel palco, dove è iniziata la fine di tutto. Dove ho esagerato, mi è stato detto, urlato. Dove non ho avuto rispetto. Tornarci con un pezzo che è stato il mio modo di vedere davvero quello che ci è successo, quello che ho fatto. Poi ho aperto gli occhi, le pupille nere, ultradilatate. Petrolio, buco nero. ‘Il paziente non è cosciente’.

Spazio poi a una lunga riflessione riguardante gli psicofarmaci. Fedez ha deciso di smettere di assumerli nonostante il parere contrario degli specialisti“Come con le sostanze, come coi farmaci che avrebbero dovuto salvarmi e non l’hanno fatto – riflette il cantante -. Questa che leggerete è la storia di uno che non ce l’ha fatta. Le persone credono che io decida, pianifichi, organizzi: io sono il manipolatore, lo stratega, io sono la falena. Ma la verità è che, dall’inizio, c’è una parte di me che non ha deciso quasi niente”.

La fama come un girone infernale: “Un massacro”

Il rapper si è poi avventurato in una lunga analisi del suo percorso personale, sostenendo che fin dal principio è stata una fuga dai suoi demoni interiori. “Assecondare tutti gli impulsi – scrive –, specie quelli sbagliati. Come l’attacco della base di Battito. Avevo vent’anni: era esattamente già così. Non voler più prenderle, non voler accontentarsi solo della seconda scelta, umanità di serie C. Dai margini al centro”.

E ancora: “Dai margini al centro, per poi tornare indietro, e ricominciare. La fama è simile a un girone infernale: c’è tanta luce ed è un massacro che tutti amano spiare. Ambizione? Narcisismo? Io so solo che ho quasi smesso di vivere: io non so quanto mi resta da vivere. Quando sto da solo, i demoni arrivano. Proprio i demoni, senza volto o con il mio: con gli occhi neri, come i miei a Sanremo. Dita lunghe e sguardi vuoti. E quindi esco. Parlo con gente. Gente che conosco da sempre o che ho appena conosciuto, non importa. Tutti loro hanno lo stesso problema. Le persone che frequento soffrono della stessa patologia”.

Il tentato suicidio

Nel secondo estratto spoilerato, Fedez ha rivelato dei dettagli inediti relativi al tentato suicidio di cui è stato protagonista. In particolare ha spiegato che la cosa più devastante non è il gesto in sé, bensì ciò che si passa prima di arrivare a compiere un simile atto: “Non è il salto. Non è il colpo. Non è l’atto in sé. È tutto quello che succede prima. È la gestazione. Figlia di un lungo periodo di progettazione di tale atto. Un feto che cresce nel buio del cranio, che ti sussurra piano, ogni giorno, ‘basta’”.

A farlo sprofondare sarebbe stata la scelta di sospendere repentinamente l’assunzione degli psicofarmaci: “Ci sono arrivato dopo aver mollato gli psicofarmaci di botto, come si butta via un pacchetto di sigarette vuoto. Uno dice: ‘sono solo pillole’. Ma quelle basta**e erano diventate la mia pelle, la mia lingua, il mio pensiero. E quando le ho mollate, il cervello ha cominciato a urlare. Come quando ti disintossichi dall’eroina”.

Il rapper ha raccontato di aver trascorso dieci giorni accusando crampi, con le gambe che si erano trasformate in blocchi di carne molle. “I sogni – si legge sempre nell’estratto – si mangiavano la realtà, mi svegliavo e non capivo se ero sveglio o solo in un altro livello di inferno. Un tunnel. Ma mica con la luce in fondo. Solo cemento e buio e i miei occhi. Il dopo è stato peggio. Perché il corpo ha smesso di tremare, ma la testa era una stanza chiusa a chiave. Il mio cervello gridava per avere la sua dose e non c’era nessuno”.