Nelle future puntate di Tradimento, Güzide farà una scoperta destinata a cambiare tutto: conoscerà per caso un noto ostetrico di Esmeli e scoprirà che si tratta del padre biologico di Oylum. Ma la verità più scioccante deve ancora venire: era stato proprio lui a consegnare la neonata a Tarik, decidendo consapevolmente del destino della bambina.

Il test del Dna su Dündar era falso
Güzide non vorrà arrendersi e sarà disposta a tutto pur di trovare il figlio biologico che non ha mai conosciuto. Pensava che fosse Dündar, visto che anche il test del Dna l’ha confermato, ma l’ostetrica che ha fatto nascere il ragazzo, Cemile, le ha detto che ciò non poteva essere possibile, così il test è stato ripetuto ed è emerso che i due non sono madre e figlio.

Tutto è stato architettato dalla matrigna di Dündar: fargli credere di essere il figlio di Güzide per estrometterlo dalla ricca eredità del padre. Dopo questa scoperta, Güzide non saprà che strada prendere, solo Cemile potrebbe aiutarla a scoprire la verità, ma la donna morirà per un infarto.

Güzide sulle tracce del figlio, una donna la indirizza da un ostetrico di Esmeli
Güzide conoscerà un’altra donna di Esmeli, alla quale chiederà a chi potrebbe rivolgersi per scoprire quali bambini sono nati in città nello stesso periodo di Oylum. Magari, quest’ultima, potrebbe essere stata abbandonata in ospedale. La donna le dirà che potrebbe parlare con Lütfü, un ostetrico molto conosciuto in città.

Güzide riuscirà ad avere il suo indirizzo e si recherà dall’uomo insieme a Nazan. C’è una badante che si occupa di lui e dirà alle due donne che forse potrebbe non aiutarle, perché soffre di Alzheimer e potrebbe non ricordare più nulla.

Güzide apprende che Lütfü è il padre biologico di Oylum
Quando le due donne si presenteranno a Lütfü, lui le scambierà per due sue vecchie conoscenze. A Nazan le dirà che è sempre più, mentre a Güzide le dirà che è il “diavolo”. “Con me sei stato gentile, perché a lei dici che è il diavolo?”, chiederà Nazan, allora lui risponderà: “Questa donna è Dilek e mi ha fatto tanto male. Non è stata brava con me nemmeno dopo che è rimasta incinta”.

Güzide lo osserverà: “Quindi sono rimasta incinta e che cosa è successo dopo?”.

Allora lui le racconterà che ha dovuto dare la loro bambina a un avvocato che arrivava da Istanbul. Güzide resterà di sasso, ma gli chiederà: “E come si chiamava questo avvocato”. “Il suo nome era Tarik Murat Yenersoy, proprio a lui ho dato mia figlia. Sa perché? Perché il suo bambino era nato disabile, senza braccia e gambe, e lui ha voluto la mia bambina in quanto sana”. Per Güzide sarà un colpo al cuore scoprire che, dietro tutta questa faccenda, c’è Tarik.